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I divieti comunali frenano la circolazione. Anche FAI Emilia si esprime in merito all’iniziativa del Sindaco di Milano.

Dal 1 ottobre la Città di Milano ha deciso di vietare la circolazione dei mezzi pesanti privi di sensori per la rilevazione dell’angolo cieco. FAI Conftrasporto ha già sollevato le problematiche che tale iniziativa comporta al settore logistico e Leonardo Lanzi, in qualità di presidente di FAI Emilia, ribadisce la necessità di regole univoche su tutto il territorio nazionale.

“Nonostante sia innegabile la reale importanza e la delicatezza delle motivazioni alla base della proposta del Sindaco Sala, ovvero di una maggiore sicurezza stradale, questa soluzione mette in grandi difficoltà le aziende logistiche.” Leonardo Lanzi, amministratore di Lanzi Trasporti s.r.l. e presidente di FAI Emilia, si unisce alla contestazione di FAI Conftrasporto, mettendo sul tavolo del confronto tutte le criticità della categoria dei trasporti rispetto alla mancanza di uniformità di regole nazionali.

Concedere la massima libertà ai territori di imporre i propri provvedimenti ai mezzi pesanti non solo è controproducente per la circolazione, ma causa innumerevoli problematiche alle società logistiche, che dovrebbero essere costrette ad adattarsi ad ogni singola richiesta.

Considerando che in Italia si contano quasi 8000 Comuni e se ogni Comune imponesse le proprie regole di circolazione, la situazione sarebbe decisamente insostenibile per due ragioni.

La prima è riuscire a seguire tutti gli aggiornamenti e dotarsi dei dispositivi richiesti in ogni Comune. La seconda ragione riguarda i costi esorbitanti che un’azienda di trasporti – ligia al rispetto delle norme – dovrebbe sostenere per assecondare tutti.

Di fatto, già in passato la Lombardia impose l’obbligo di dotarsi dei filtri antiparticolato (FAP) per abbattere il problema delle polveri sottili, stanziando dei contributi che coprissero il 50% del costo dell’installazione, ma solo ai mezzi immatricolati in Lombardia. Tutti gli altri, invece, si sono dovuti adeguare facendosi carico di tutte le spese. L’iniquità del provvedimento fu palese.

Regole univoche sul territorio nazionale sono necessarie per evitare confusione, differenze e svantaggi. Tutte le società dei trasporti devono essere messe in condizione di dotarsi dei dispositivi ritenuti necessari dal codice della strada ed essere libere di circolare. Perché non bisogna dimenticare che l’autotrasporto gira, anche l’economia gira e con essa il benessere del Paese.

Leonardo Lanzi

Amministratore Lanzi Trasporti e Presidente FAI Emilia