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Guardiamo al futuro con quattro professioni emergenti nella supply chain.
Oggi, tutto si muove ad una velocità davvero sostenuta e con un’evoluzione continua. Il mondo del lavoro segue a ruota con nuove professioni e nuove competenze da acquisire in tutti i settori, soprattutto quello commerciale.
La risposta alla pandemia e alle interruzioni post-pandemia sta guidando – e imponendo – un drammatico salto nella gestione della supply chain, che porterà a nuove opportunità lavorative in virtù di un maggiore controllo e una maggiore sicurezza aziendale.
Vediamo insieme quattro nuovi ruoli che, secondo Michael Conley – direttore associato di SupplyChainBrain – con grande probabilità, emergeranno o acquisiranno nuove competenze all’interno delle supply chain aziendali.
Supply chain planner
È una delle figure professionali tra le più richieste al momento, ma subirà un significativo aggiornamento delle competenze utili. I supply chain planner sono dei professionisti in grado di pianificare, stabilire le priorità, comunicare e gestire le relazioni. Hanno una profonda conoscenza delle supply chain moderne e integrate, e si relazionano con diversi reparti e settori, interni ed esterni all’azienda.
Le supply chain producono un’enorme quantità di dati dettagliati, che filtrano attraverso vari canali. Se pensiamo al trasporto di un container che parte dalla Cina, sono tantissime le fasi, i dati e le informazioni utili da considerare per evitare e prevenire complicazioni. Nel breve futuro, con molta probabilità, i supply chain planner dovranno essere in grado di raccogliere, gestire e analizzare questi dati padroneggiando programmi e piattaforme, a partire da un’elevata competenza nell’utilizzo di Excel.
Analista della tracciabilità
Non è un segreto che le aziende non abbiano piena conoscenza di tutti gli anelli della supply chain di cui fanno parte. Per molto tempo, infatti, lo standard era quello di conoscere un livello superiore e uno inferiore al proprio. Ma non sapere chi sono i fornitori del proprio fornitore è una notevole fonte di rischio. Coloro che non hanno piena conoscenza e visibilità della loro supply chain potrebbero non essere consapevoli di una carenza incombente alle estremità più lontane.
L’importanza di tracciare tutti i movimenti è una reale necessità per una maggiore sicurezza. E lo abbiamo visto a partire dal settore farmaceutico, il primo ad adottare tale accortezza, dettata dalla necessità di una supervisione rigorosa di tutta la supply chain.
Analisti ed esperti di tracciabilità sono professionisti con molte competenze in comune con altri esperti di supply chain, incluso le buone capacità relazionali, dal momento che dovranno raccogliere informazioni da tutte le parti interessate e disporre di competenze tecniche per sviluppare una grande quantità di dati in tempo reale.
Referente della Supply chain
A partire dalla pandemia, le criticità e la fragilità delle supply chain globali sono diventate molto più evidenti. Dirigenti e investitori vorranno maggiori certezze e una conoscenza completa dei flussi di approvvigionamento. In questo quadro, un Referente della Supply chain sarà una risorsa essenziale per le grandi realtà aziendali. Ovvero, un professionista in grado di comprendere le tante e complesse informazioni della supply chain e tradurle in messaggi concisi e significativi. Questa figura avrà il compito di esaminare ogni problema, identificando i parametri e le informazioni utili a seconda dell’interlocutore. Cosa deve sapere il CEO sul flusso di materiali dell’azienda? E il reparto marketing e vendite? Quali informazioni sono essenziali a chi si occupa di sostenibilità aziendale e della conformità ambientale, sociale e di governance?
Agente della supply chain
Le grandi e medie imprese stanno ripensando la struttura delle loro supply chain a un livello basilare. Invece di fare affidamento su flussi di approvvigionamento ultra-snelli, preferiscono creare più opportunità nella loro rete di fornitura per mitigare il rischio dei fornitori.
Ci sono aziende che creano hub regionali, per produrre e vendere merci all’interno dei mercati, il che riduce la loro dipendenza dalle spedizioni oltre frontiera. Altre fanno affidamento a fornitori e produttori di sostegno e altre aziende ancora si stanno integrando verticalmente. Queste trasformazioni globali aumenteranno la domanda di Agenti con una visione innovativa della supply chain. Oltre ad una profonda conoscenza dei mercati e delle relazioni, il loro compito sarà quello di immaginare delle riconfigurazioni della supply chain senza aumentare i costi.
Aggiungiamo che, a nostro avviso, un’altra figura già presente nelle realtà aziendali e che acquisirà sempre maggiore rilevanza e valore è il consulente ambientale e sociale. Rivedere i processi interni e le proprie politiche in visione di una maggiore sostenibilità, misurando ed ottimizzando le proprie performance ambientali, sociali ed economiche sarà necessario nei prossimi anni. E c’è chi si sta già muovendo in questa direzione, soprattutto grazie al supporto di questi nuovi professionisti.