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Logistica: il motore dei soccorsi.

Per molto tempo, il settore logistico non ha goduto di una buona considerazione. Le discussioni e le problematiche di cui era protagonista tendevano a porre in risalto esclusivamente alcuni aspetti negativi, senza valutare la reale necessità del nostro lavoro. A fronte delle emergenze, il punto di vista sta cambiando.

Una buona organizzazione logistica è fondamentale sotto diversi punti di vista, non legati esclusivamente al commercio. Gli antichi romani, ad esempio, credi che sarebbero riusciti nella loro massima espansione, conquistando territori dalla Gallia all’Armenia, fino in Egitto, senza un rifornimento continuo di armi, viveri e beni di prima necessità? Potremmo dire che avevano già intuito il bisogno di una buona pianificazione logistica per perseguire i loro obiettivi.

Senza andare a scavare ulteriormente nella storia, sono soprattutto gli episodi più recenti che offrono uno spunto di riflessione sul contributo civile del settore dei trasporti. Durante la pandemia, l’opinione pubblica ha iniziato a rivalutare l’importanza della logistica, che ha dimostrando di essere uno strumento efficiente e assolutamente essenziale per il rifornimento, non solo di ogni prodotto necessario per contrastare la diffusione del Coronavirus, ma anche di ogni bene, primario e non.

In situazioni di emergenza, il settore dei trasporti assume un ruolo operativo di primo grado. Pensiamo ai terremoti, le inondazioni e tutti gli eventi catastrofici che hanno colpito il nostro Paese; l’ultimo risale solo a qualche settimana fa. Soprattutto in queste situazioni, la logistica diventa un supporto fondamentale per la Protezione Civile, sia durante e che dopo l’emergenza.

È anche in base alla continua disponibilità di attrezzature che i soccorritori riescono ad essere un reale aiuto per la popolazione in difficoltà. Senza un’efficiente organizzazione logistica alle spalle, i tanti volontari partiti in soccorso alla Romagna sarebbero stati pronti a scavare, ma senza pale.

In situazioni d’emergenza è necessario intervenire con una certa urgenza, con le giuste attrezzature e in numero adeguato, non solo per limitare i danni ma soprattutto per cercare di salvare più vite possibili. Di fatto gli interventi della Protezione Civile sono divisi in più fasi, e ad ogni fase corrisponde un’organizzazione logistica diversa.

A tal proposito è opportuno sottolineare l’efficienza del metodo organizzativo della Protezione Civile italiana, studiato e preso da esempio da tanti paesi. Un’azione tempestiva e una buona logistica aiutano a superare la fase emergenziale in tempi ridotti, contenendo così anche i costi per la ricostruzione.

Posto che – soprattutto in situazioni critiche – i trasporti sono necessari, è anche la coordinazione di tutti gli aspetti legislativi e burocratici che deve essere efficiente; come le ordinanze del Prefetto per la circolazione dei mezzi pesanti durante i sabati e la domenica in fase di emergenza, ad esempio.

La logistica è importante, ma non viaggia in autonomia. Un piano d’emergenza, che coordini il tutto, permetterebbe alla logistica di dare un contributo ancora più rilevante durante gli interventi di soccorso, di tipo sanitario o umanitario.